Le case del futuro saranno automatizzate, ricche di meccanismi elettronici ed elettrodomestici, ma al contempo consumeranno minor energia grazie ad un'elevatissima efficienza energetica che in taluni casi potrebbe portare all'abbattimento dei costi da riscaldamento.

Fantascienza? No, si tratta della casa passiva, chiamata passivhaus in Germania dove si è sviluppata l'idea di geniali svedesi, un'abitazione che non necessita di sistemi di riscaldamento tradizionali essendo in grado di soddisfare il proprio fabbisogno di riscaldamento ricorrendo a fonti rinnovabili oppure raggiungendo il pareggio del bilancio termico.

Per quanto riguarda il primo aspetto, il ricorso a fonti rinnovabili, sappiamo già molto dei pannelli solari, degli impianti eolici, delle pompe di calore e delle altre innovative soluzioni offerte dalla natura, mentre il pareggio di bilancio termico rappresenta una soluzione meno nota e certamente accattivante.

Sintetizzando potremmo dire che la casa passiva è costruita per sfruttare al massimo il calore prodotto al suo interno, dagli elettrodomestici ad esempio, e ricavato da fonti naturali, come i raggi del sole, trattenendolo in maniera così efficiente da essere indipendente in fatto di riscaldamento.  

Ovviamente per raggiungere la condizione di autonomia è indispensabile costruire l'abitazione in posizione tale da massimizzare l'apporto energetico delle fonti energetiche naturali e da garantirle riparo correnti fredde e predisporre un sistema d'isolamento termico con prestazioni elevatissime.